Mancuso Guitars and Basses - liutaio realizzazione e riparazione chitarre, bassi e strumenti musicali a milazzo, provincia di messina, sicilia
Mancuso guitars & basses
 
Lavorazione Artigianale Strumenti Musicali

Costruzione di una chitarra elettrica


Descrizione rapida dei procedimenti costruttivi
Facciamo una panoramica dei procedimenti costruttivi che in linea di massima adottiamo. Non intende essere la “verità assoluta” ma il modo di proseguire un’attività che negli anni ci ha regalato lusinghieri apprezzamenti.
La prima fase prevede il reperimento dei legni; questi vengono accuratamente selezionati e costituiscono il segno distintivo dei nostri strumenti.
Si passa, quindi alla scelta dei legni da abbinare, sia che si tratti di una costruzione a sandwich, e cioè con i vari legni sovrapposti o con il solo riporto del top, oppure senza.
Dopo aver progettato lo strumento con disegno in dimensioni reali si procede al taglio della forma sul legno tramite sega a nastro, per proseguire con la sagomatura e sgrossatura, realizzate con la pialla a spessore, sega a nastro e levigatrici varie ed infine la rifinitura effettuata esclusivamente a mano.
Con una fresatrice si ricavano poi tutti gli alloggi necessari per posizionare potenziometri, ponte, P.U., etc.
Si passa quindi alla costruzione del manico, anch’esso realizzato a mano attraverso varie fasi; scasso e inserimento del truss rod, incollaggio della tastiera e inserimento dei tasti . Infine si sgrossa, per essere portato alla misura e forma desiderata.
Solo a questo punto si procederà all’incollaggio, dove richiesto, o nel caso del tipo bolt on, si realizza lo scasso nel body per avvitarlo. La carteggiatura e la rifinitura precederà la verniciatura dello strumento che dovrà essere già assestato e funzionante.
Infine si passa al montaggio definitivo con i relativi controlli finali di action, sonorità ed eventuale prova da parte del musicista.

Fase di Progetto
L’elaborazione del progetto è sicuramente la parte più importante nella costruzione della chitarra. In primis si determina la forma del corpo e della paletta . Questi due particolari, infatti, sono quelli che fanno la differenza nella linea e nello stile dello strumento.
Si passa poi alla scelta, secondo me, più intrigante e delicata : definire insieme al musicista i singoli componenti che andranno montati sullo strumento e che imprimeranno non solo “ il carattere” alla chitarra ma che dovranno rispecchiare le esigenze particolari di chi la suona. Infine si stabiliscono le caratteristiche del manico: spessore, curvatura e tipo di tasti con cui equipaggeremo il manico.
L'obiettivo della fase di progetto è dunque predisporre un disegno completo della chitarra che dobbiamo costruire, considerando ogni singolo particolare.

Disegno Corpo:
Nel progetto del corpo vanno considerati tutti i dettagli come:
- configurazione dei Pick-up da montare: single coil - humbucking - tipo di ponte con o senza tremolo: Gibson, Wilkinson, Floyd rose, Fender, Schaller ecc..
La forma del corpo è completamente soggettiva: possiamo disegnare le forme più stravaganti, purché nella forma del corpo trovino giusta collocazione tutti gli accessori (ponte, pick-up, elettronica) e che risulti facilmente suonabile sino agli ultimi tasti e che sia soprattutto ben bilanciato.

Disegno Tastiera e Manico:
La lunghezza del manico chiaramente, è dipendente dalla scala che decidiamo di usare, dal numero di tasti e dal tipo di costruzione che vogliamo realizzare ( bolt on, incollato, o in un pezzo unico)
La scala della chitarra è definita come la distanza tra l'attaccatura delle corde al ponte e il punto di appoggio delle stesse al capotasto (osso).
La misura della scala influenza parametri come:
- la distanza tra i tasti: con una scala corta (stile Gibson) avremo dei tasti molto vicini, con scala lunga (stile Fender) avremo dei tasti leggermente più larghi.
Bisogna decidere quale sistema usare per l'assemblaggio del manico al corpo. Esistono diversi metodi: bolt-on, ovvero manico avvitato direttamente sul body mediante 4 o 5 viti, manico incollato al corpo, manico corpo unico con il corpo.
Costruzione del Corpo:
I legni più utilizzati per il corpo sono: mogano, ontano, frassino invece per il top: acero fiammato, acero marezzato, occhiolinato ma anche palissandro, radica di tuja, koa ecc. La costruzione del corpo è relativamente semplice. Si può decidere di realizzare il corpo in una tavola unica o in due pezzi incollati al centro e applicare poi il top. Il top, oltre ad avere uno scopo estetico, contribuisce a esaltare alcune frequenze. Una volta effettuata la scelta del legno non rimane che ritagliare la forma del corpo precedentemente disegnata in fase di progetto.
Per il taglio usiamo la sega a nastro.
Dopo il taglio, si passa alla finitura del bordi, degli angoli, alla bombatura del top, con la levigatrice a nastro.
Rifiniti i bordi (e perciò ottenuta la forma finale del corpo) nel caso in cui si deve incollare il top si pialla il corpo da entrambe i lati per portare il corpo allo spessore desiderato a questo punto non ci rimane che l'incollaggio.
L'incollaggio delle parti è abbastanza semplice:
- Pulire e sgrossare le parti da incollare;
- Spargere la colla su entrambe i lati (top e corpo) con una spatola:
- Unire le parti e applicare i morsetti di bloccaggio

Costruzione del Manico:
I legni più usati sono l'acero e il mogano. Si passa alla fase di taglio.
- piallare la tavola e realizzare un parallelepipedo;
- disegnare la forma della paletta, rimanendo un po’ larghi
- tracciare lo scasso per inserire il truss rod
- ritagliare la forma della paletta con sega a nastro
- rifinire i bordi della tastiera e della paletta per portarli "a misura"
- inserimento truss rod e incollaggio tastiera
Il truss-rod è un tirante che sta all'interno del manico (alloggiato in un scasso fresato al centro del manico) che, grazie ad un gioco di forze, agisce piegando il manico della chitarra controbilanciando il tiraggio delle corde, noi solitamente utilizziamo truss rod a due vie. Questo tipo ci consente di regolare con più precisione la convessità o la concavità del manico.
- una volta smorsettato il manico si passa al taglio dei tasti; la scelta del legno da utilizzare per la tastiera è abbastanza semplice.
I legni più usati in questo caso sono l'ebano e il palissandro. Di seguito alcune fasi:
- piallare la tavola allo spessore desiderato
- tagliare la tastiera della forma del manico quasi a misura (lasciando magari 1-2 mm per lato);
- curvatura della tastiera (radius: 9,5”- 10”- 12”- 14”- 16”)
- inserimenti dot in madreperla e tasti. La scelta dei tasti da applicare è totalmente soggettiva.
Possiamo optare per tasti larghi e piatti o per tasti stretti e sottili.
Lo scasso per il fret lo ricaviamo con una lama circolare di larghezza uguale al tasto da inserire, montata sulla pialla a spessore. Questa operazione, che una volta veniva realizzata a mano, ci consente di avere i tagli dei tasti perfettamente paralleli fra loro e della stessa profondità. Si passa quindi all'applicazione dei tasti.
- alloggiare il tasto sopra il taglio effettuato poi tramite una macchinetta a pressione viene attaccato un tampone della stessa curvatura (radius ) della tastiera e lunga quanto tutta la lunghezza del tasto.
Una volta applicati i tutti i tasti, dobbiamo livellare la parte superiore per far si che siano tutti allo stessa altezza.
A questo punto il manico è praticamente terminato con l'esclusione della verniciatura finale.

Verniciatura:
La verniciatura di uno strumento si comincia dando il fondo. Noi utilizziamo quello poliuretanico bicomponente. Lo scopo del fondo, è quello di colmare e coprire i pori della venatura del legno. Quindi si passa il colore e infine si spruzza il trasparente.
Alcuni legni in particolare, come il mogano e frassino hanno pori molto larghi per cui necessitano di qualche attenzione in più in questa fase. La carteggiuatura è la fase più importante della verniciatura . In base a come carteggiamo avremo uno strumento senza avvallamenti né buccia d’arancia Per questa operazione è importante avere un luogo asciutto e pulito: noi utilizziamo una cabina di verniciatura con un depuratore a carboni attivi che ci consente di lavorare con estrema precisione. Dopo la verniciatura del corpo, si passa alla carteggiatura ad acqua per eliminare l’effetto “buccia d’arancia”. Quindi si passa alla lucidatura tramite delle paste abrasive molto fini e con l’ausilio di una spazzolatrice si ottiene una buona lucidatura priva di imperfezioni. A questo punto lo strumento è pronto per il montaggio e collaudo finale.